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Indice:
1.Cosa è il Digital Services Act?
2.Quali sono gli obiettivi del Digital Services Act?
3.Quali fornitori sono coinvolti nel rispetto del Digital Services Act?
4.Quali novità porta la nuova norma sui servizi digitali?
5.I primi passi verso l’implementazione della Digital Services Act
1.Cosa è il Digital Services Act?
Il 5 luglio 2022 è stato approvato il Digital Services Act: la nuova normativa sui servizi digitali. Questa nuova legge implica degli obblighi in proporzione alla dimensione delle piattaforme e nuove regole per prevenire rischi sistemici, dalla disinformazione ai contenuti illegali. Promuove l’innovazione, la crescita e la competitività, incoraggiando l’espansione delle piattaforme più piccole, le PMI e le imprese. Vediamo insieme cosa cambierà per gli utenti e i fornitori.
2.Quali sono gli obiettivi del Digital Services Act?
I valori europei determinano le nuove responsabilità degli utenti, delle piattaforme e delle autorità pubbliche nei confronti dei cittadini.
La nuova normativa sui servizi digitali ha lo scopo di:
• Proteggere i consumatori e i loro diritti online
• Offrire un quadro chiaro sulla trasparenza e la responsabilità delle piattaforme online
• Promuovere l’innovazione, la crescita e la competitività all’interno del mercato unico
Il Digital Services Act tutelerà di più i diritti fondamentali dei cittadini, gli offrirà più prodotti e servizi a prezzi più bassi e saranno meno esposti a contenuti illegali.
I fornitori di servizi digitali potranno espandersi più agevolmente in Europa, saranno più informati e potranno beneficiare di norme armonizzate.
I commercianti di servizi digitali avranno a disposizione una scelta più ampia, a prezzi più bassi, l’accesso ai mercati europei mediante piattaforme, le stesse condizioni per escludere i fornitori di contenuti illegali.
La società complessivamente beneficerà di un maggiore controllo, vigilanza sulle piattaforme sistemiche e minori rischi sistemici come la manipolazione o la disinformazione.
3.Quali fornitori sono coinvolti nel rispetto del Digital Services Act?
Le regole previste dalla norma sui servizi digitali interessano i servizi di intermediazione online. Gli obblighi dei diversi operatori online dipendono dal loro ruolo, dalle loro dimensioni e dal loro impatto sull’ecosistema digitale.
Vediamo nello specifico i servizi di intermediazione come chi fornisce accesso a internet e la registrazione di nomi di dominio, coinvolti nel rispetto della normativa sui servizi digitali:
• Servizi di hosting
• Piattaforme online che riuniscono venditori e consumatori
• Piattaforme online di grandi dimensioni
Tutti gli intermediari che offrono i loro servizi online dovranno rispettare le nuove norme in proporzione alle loro dimensioni. In caso di imprese che dovessero registrare una repentina crescita potranno essere esenti da specifici obblighi per un periodo fino a 12 mesi.
4.Quali novità porta la nuova norma sui servizi digitali?
La Digital Services Act renderà più semplice la rimozione di contenuti illegali così da garantire la tutela dei diritti fondamentali degli utenti online.
Le principali novità riguardano:
• la possibilità di ostacolare la diffusione di beni, servizi o contenuti illeciti online
• nuovi obblighi per tracciare gli utenti commerciali in modo tale da identificare con più facilità i venditori di merci illegali
• divieti di messaggi pubblicitari online quando si rivolgono a minori, quando utilizzano l’etnia, le opinioni politiche e l’orientamento sessuale
• meccanismi di trasparenza per le piattaforme online
• obbligo di prevenire abusi di sistema da parte delle piattaforme e i motori di ricerca
• la possibilità per i ricercatori di avere accesso ai dati chiave delle piattaforme e dei motori di ricerca per comprendere e prevenire i rischi online
• una struttura di vigilanza che garantirà l’applicazione delle norme
5.I primi passi verso l’implementazione della Digital Services Act:
La recente pubblicazione di una lista da parte della Commissione Europea ha fatto notizia, essendo identificata come il primo step per implementare le regole della Digital Services Act. Nella lista figurano i giganti del web come Booking, Meta, Google e Airbnb, principalmente basate negli Stati Uniti, a conferma della tendenza verso l’espansione della strategia europea su scala transnazionale.
Queste grandi piattaforme dovranno fare valutazioni di rischio sistemiche, rispondere a situazioni di crisi e proteggere i propri sistemi da abusi, sotto il controllo di sistemi di audit imposti dalla Commissione europea e autorità nazionali: le Digital Service Coordinators.
Dare tutte queste responsabilità alle grandi piattaforme rappresenterà un rischio?
Nonostante la nuova normativa sui servizi digitali abbia lo scopo di rendere più sicuri gli ambienti digitali il nuovo quadro europeo tende a ampliare la libertà di azione e decisione entro i limiti generali fissati dalla legge delle grandi piattaforme nella valutazione del rischio e il bilanciamento di libertà e diritti dei propri utenti.
Occorre riflettere sulla possibilità per le grandi piattaforme di prendere decisioni anche non volte alla tutela dei diritti degli utenti o dell’interesse pubblico ma da interessi di profitto privati.
L’elenco delle grandi piattaforme digitali è un passo importante seppur iniziale e la recente uscita di Twitter dal codice rafforzato europeo sulla disinformazione sottolinea la necessità di un quadro giuridico europeo che ha bisogno della collaborazione orizzontale dei diversi attori pubblici e privati e verticale tra Commissione e autorità nazionali.
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Per approfondimenti:
https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/digital-services-act-package
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